Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XIV – 14 maggio 2016.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

La magnetoencefalografia (MEG): uno straordinario e innocuo strumento di diagnosi e monitoraggio di patologie neurologiche e psichiatriche. Ancora sottoutilizzata in clinica anche se da tempo impiegata nella ricerca, la magnetoencefalografia (MEG) è un metodo di neuroimmagine non invasivo, totalmente passivo, silenzioso, con una risoluzione temporale eccellente (circa un millisecondo) e una buona risoluzione spaziale (~ 3-5 mm). In un tipico esperimento i dati MEG sono acquisiti mentre dei volontari sani eseguono un particolare compito cognitivo o ricevono una stimolazione sensoriale. Con lo stesso setting si esaminano pazienti affetti da disturbi psichiatrici o neurologici per ottenere informazioni che contribuiscono ad orientare la diagnosi di natura, la valutazione del grado di progressione o l’efficacia di un trattamento. I dati ottenuti dal rilievo, totalmente privo di rischi per la salute, sono analizzati mediante metodi elettrofisiologici standard associati a sofisticati algoritmi di ricostruzione delle immagini.

Nonostante questi requisiti positivi, gli ospedali, gli istituti di diagnosi e cura e gli studi medici che impiegano la MEG in tutto il mondo, al confronto di quelli che impiegano la RM e le altre metodiche tradizionali di neuroimmagine, sono pochi e, conseguentemente, sono pochi i pazienti valutati con questo mezzo. A dispetto di questa base ristretta di applicazione clinica, la ricerca che impiega la MEG ha avuto un impatto significativo su varie aree della cosiddetta translational neuroscience, soprattutto grazie alla sua capacità di identificazione di dinamiche neurali aberranti di circuiti del cervello umano.

Wilson e colleghi dell’Università del Nebraska hanno pubblicato una rassegna accurata degli studi di maggiore rilevanza clinica basati sull’impiego della MEG. In particolare, sono state considerate le aree di interesse medico in cui l’imaging ottenuto con questa metodica ha avuto il maggiore impatto 1) sull’identificazione di dinamiche neurali aberranti al livello di regioni dell’encefalo o di specifiche reti di aree; 2) sul monitoraggio della progressione dei processi patologici; 3) nella determinazione dell’efficacia di interventi farmacologici o comportamentali nella modulazione funzionale dei sistemi neuronici; e 4) nello sviluppo di markers neurali di malattia.

Più specificamente, questa rassegna riporta i recenti progressi compiuti nella comprensione delle dinamiche oscillatorie abnormi che sono alla base delle manifestazioni cliniche della malattia di Parkinson, dei disturbi dello spettro dell’autismo (ASD), dei disturbi neurocognitivi associati alla infezione da virus HIV (virus dell’immunodeficienza acquisita umana), paralisi cerebrale, ADHD (disturbo dell’attenzione con iperattività), disturbo post-traumatico da stress (PTSD) e invecchiamento cognitivo. Oggi sappiamo che l’imaging della MEG ha avuto un impatto spesso misconosciuto sul modo in cui i neuroscienziati clinici attualmente descrivono le basi patologiche di questi disturbi e la sua influenza nell’ambito della “traduzione clinica” si sta rapidamente espandendo con il continuo emergere di nuove scoperte ed applicazioni.

[Wilson T. W., et al. Transl. Res.  - Epub ahead of print doi:10.1016/j.trsl.2016.01.07, 2016].

 

La fluoxetina (Prozac) somministrata in eccesso a cani e gatti in medicina veterinaria. La fluoxetina, capostipite degli antidepressivi inibitori selettivi della captazione della serotonina (SSRI) che ha fatto registrare un lungo periodo di iper-prescrizione nella pratica psichiatrica in tutto il mondo, rischia ora di essere prescritta in eccesso anche in medicina veterinaria, a causa di indicazioni troppo estese. Infatti, oggi è usata per l’aggressività come per il suo opposto, ossia l’indolenza simil-depressiva, per manifestazioni di irrequietezza, per comportamenti compulsivi di vario genere e grado e in molte altre alterazioni comportamentali di cani e gatti. [Cfr. Kaur G. Vet Rec Open 3 (1): e000146, 2016].

 

La differenziazione sessuale del cervello riserva delle sorprese. I National Institutes of Health (NIH), per superare i problemi legati alla restrizione sessuale nella ricerca, hanno promosso la sistematica inclusione di entrambi i sessi in tutta la sperimentazione preclinica. Da questa iniziativa, con ogni probabilità, verrà la scoperta di nuove differenze sessuali negli anni a venire. Intanto, una rassegna esaustiva di Forger e colleghi dell’Istituto di Neuroscienze della Georgia State University di Atlanta (Georgia, USA) propone uno stato delle conoscenze attuali circa i meccanismi molecolari e cellulari alla base delle differenze fra i due sessi nel cervello dei mammiferi.

Recenti studi hanno evidenziato il ruolo dell’ambiente che, insieme con alcuni risultati inattesi dell’analisi dell’intero genoma, ci inducono a ripensare i modelli tradizionali della differenziazione sessuale. In particolare, si è scoperta l’importanza di tessuti esterni al sistema nervoso centrale per la differenziazione sessuale del cervello. [Forger N. G., et al. Front Neuroendocrinol. 40: 67-86, 2016].

 

Basi neurali del conflitto motivazionale fra valori sociali. Il modello dei valori sociali di Schwartz (1992) che ha ricevuto notevoli conferme transculturali (2012) postula l’interdipendenza motivazionale. In particolare, i valori congruenti come benessere e successo sono in rapporto di reciproca facilitazione motivazionale, mentre quelli non congruenti, come curiosità e stabilità, sono in rapporto di reciproca inibizione motivazionale. Uno studio mediante fMRI condotto da Leszkowicz e colleghi ha confermato la ratio del modello ed ha evidenziato che le reti neurali sottostanti i valori sociali sono organizzate in un modo che consente agli schemi di attivazione connessi alla similitudine fra valori congrui di essere dissociati da quelli che riflettono valori fra loro incongrui. [Leszkowicz E., et al. Soc Neurosci. – Epub ahead of print 29 A, 2016].

 

Si ringraziano i visitatori del sito che hanno espresso apprezzamento e sostegno per quanto esposto nelle notule sulle basi neurali di qualità morali.

[Cfr. Note e Notizie 07-05-16 La fede intesa come fiducia nel soprannaturale può essere studiata nel suo valore biologico?; Note e Notizie 16-04-16 La purezza come stato della mente può influenzare la fisiologia dell’organismo?; Note e Notizie 23-04-16 Ancora sulle basi neurobiologiche della purezza].

 

Notule

BM&L-14 maggio 2016

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

_____________________________________________________________________________________________________________________

 

La Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia, affiliata alla International Society of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze, Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come organizzazione scientifica e culturale non-profit.